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#RoccheEstensi

La Rocca di Montefiorino importante dominio dei Montecuccoli e degli Este.

Attualmente, la Rocca di Montefiorino, sorta al di sopra di un rilievo collinare dell'Appennino modenese che domina le valli solcate dai torrenti Doro e Dragone appare come un complesso di pianta rettangolare munito di un cortile centrale. E' ben riconoscibile la poderosa mole dell'originaria torre a pianta quadrangolare a cui vennero accostati dai Montecuccoli i corpi di fabbrica che serrano il fronte occidentale della fortezza. I fronti esterni della rocca, bucati da finestre di dimensioni contenute, si caratterizzano per la compattezza delle murature in pietrame ulteriormente irrobustite da scarpature di base e da potenti contrafforti. Un portale con terminazione a sesto acuto ricavato in posizione decentrata sul fronte meridionale segna l'accesso principale al complesso. I fronti del cortile interno presentano porticati al piano terra e ariosi loggiati al piano superiore, eccezion fatta per il versante occidentale, contraddistinto dallo sporgere dell'austero volume dell'antica torre.

Rocca di Montefiorino, foto di Giovanna Barbieri

La torre di Montefiorito, nucleo originario dell'omonima rocca, venne edificata durante la seconda metà del XII secolo con l'intenzione di proteggesse i domini della abbazia di Frassinoro dalle incursioni delle truppe del Comune di Modena, che analogamente ad altre città della penisola italiana, mirava ad espandere la propria egemonia nel contado scendendo in aperto conflitto con feudatari o i centri di potere ecclesiastico fino a quel momento detentori del governo su vaste aree delle campagne.

Rocca di Montefiorino, accesso foto di Irmo Pradelli

Durante gli anni '30 del Duecento il nucleo fortificato fu sensibilmente potenziato aggiungendo alla torre originaria cortine perimetrali in pietra arenaria serrate da due torri angolari a racchiudere l'area di un cortile fornito di una cisterna per la raccolta dell'acqua piovana nel 1238. In seguito agli interventi di potenziamento il sito divenne sede della famiglia Montecuccoli che aveva già ricevuto Montefiorito in feudo dagli abati di Frassinoro. Dopo aver subito l'assedio e l'occupazione da parte dei Modenesi nel 1240 i lavori alle fortificazioni proseguirono ancora fino al 1246 perfezionando il mastio e portando a compimento la struttura della cosiddetta «Torre di San Michele». L'anno seguente il castello viene devastato dai fedeli della famiglia Algoni, bandita dal Comune di Modena che muovendo alla volta di Montefiorino lo danneggia ulteriormente incendiandolo.

Occorrerà attendere il 1278 perché l'abbazia di Frassinoro torni a spendere energie e risorse a Montefiorino, in quell'anno infatti la torre maggiore viene recuperata e destinata ad abitazione di due monaci destinati agli uffici religiosi connessi alla cappella si San Michele. Due anni dopo le fonti registrano un primo tentativo per il ripopolamento del castello di Montefiorito.

Dal secondo decennio del Trecento i Montecuccoli tornarono ad essere impegnati in una nuova campagna edificatoria, provvedendo a realizzare strutture difensive promuovendo la sistemazione di un palazzo feudale protetto da un'ulteriore torre denominata «del Poggio» e successivamente «del Mercato»; un'altra torre, chiamata «torre del frate» o «luogo del monaco» venne destinata ad abitazione per cinque famiglie. Nel 1369 la rocca ospita l'imperatore Carlo IV di Lussemburgo che rinnova l'investitura di Montefiorino alla famiglia Montecuccoli. Il dominio di Montefiorino restò nelle mani dei Montecuccoli fino agli anni '20 del secolo successivo quando il marchese Nicolò III d'Este si impossessò del castello che gli venne successivamente concesso formalmente in enfiteusi dall'abate di Frassinoro.

L'aspetto odierno del complesso è risultato di una sequenza piuttosto intricata di trasformazioni non solo di matrice antropica ma anche determinati da calamità, ne sono un esempio il sisma del 1501 e i fulmini che colpirono la rocca lo stesso anno e nel 1562. La torre maggiore, soggetta a crolli, verrà abbassata nel 1580, passando da 20 a 13 metri di altezza mentre le merlature che coronavano il complesso, ancora presenti ai primi del Seicento, sono completamente scomparse.

Rocca di Montefiorino, corte interna foto di Irmo Pradelli

Testo a cura di Davide Mangolini

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